La Via del Labirinto

Il Labirinto è un antico simbolo sacro che ha accompagnato l’uomo nel corso dei secoli, presente nelle culture di tutto il mondo.

La sua forma  più conosciuta è la combinazione di un cerchio (simbolo di compiutezza) e di una spirale (simbolo del movimento della vita). il sentiero è uno solo, la via è sicura, il percorso che cambia direzione , in un continuo ri-orientamento, consente di liberare le voci che affollano la mente e a riportarci al silenzio interiore, dove può emergere la voce del Sè profondo .

Il cammino meditativo nella geometria sacra è via di consapevolezza ed evoca il viaggio spirituale dell’essere umano sulla terra.

Ma perché camminare un simbolo ? I simboli sono ausili per l’attivazione di energie libere che possono essere rese utilizzabili per se stessi e per altri in tutti i possibili ambiti della vita. Esattamente come qualsiasi parola o suono, anche il simbolo ha registrato una sua precisa “frequenza” che agisce nel momento in cui si attiva il simbolo stesso.

Le energie dei simboli sono possibilità di armonizzazione energetica nel campo “sottile” degli organismi viventi, così come lo sono le essenze floreali, i rimedi omeopatici o le pietre curative.

Camminare il labirinto porta ad integrare il corpo con la mente e la mente con lo spirito.

Percorrere il labirinto simboleggia ritrovare la strada verso il centro di noi stessi, verso la nostra saggezza, la nostra anima, la nostra parte divina.

Chi si apre ad esso, chi lo percorre e  ne fa esperienza, scopre qualcosa di più, scopre se stesso!

Nella quiete del labirinto si può trovare, un nuovo equilibrio, ridurre lo stress, lasciare andare il dolore emotivo, riconnettersi con la propria saggezza interiore e con il proprio intuito, scorgere nuove consapevolezze, vivere il qui e ora e raccogliere un senso più profondo della  propria esistenza.

 

Claudia Politi • Facilitatrice del Labirinto diplomata nel 2020  c/o Veriditas 


La Via del Bosco

Ecotuning “Camminare il respiro del bosco, per sentieri che si fanno interiori”.

Cogliere il respiro del bosco, come proprio, a passo lento, in armonia con il proprio cammino; riscoprirlo e viverlo come nutrimento della propria sorgente, regalandosi una possibile e nuova modalità di percezione e connessione, è l’intento dei cammini che portano “il vestito dell’Ecotuning “. Sintonizzarsi a pieno con la Natura.

Il cammino nel bosco diventa metafora del cammino verso il proprio centro che passa  dalla sensorialità e dalla consapevolezza del proprio respiro. Un respiro ” che “racconta come stiamo”, quello a cui a cui possiamo chiedere, di raccontare alla nostra interiorità di fermarsi o di attivarsi…di  raccontarsi ” ( Marcella Danon )

Un respiro che “tocca il Bosco” si unisce a lui nell’accogliere i profumi, la  freschezza e l’umidità dell’aria. Camminare il respiro del bosco…Con l’aiuto dei sensi permette il risvegliarsi, passo dopo passo, del proprio senso di appartenenza alla Natura creando un ponte , incoraggiando una profonda relazione, fatta con tutto il proprio essere.

L’intento del cammino meditativo e di altre pratiche ( abbraccio all’albero, meditazione, costruzione di mandala, canti, rilassamento immaginativo con campane tibetane ) è quello di suggerire una modalità di viva connessione alla Natura, che è casa.

Una modalità che possa diventare autonoma nel  farsi “autori attenti e in ascolto “ del proprio cammino sulla Terra, “un farsi ponte” come l’albero tra cielo e terra , “un farsi capace” di poter fluttuare come nel respiro, dell’andar e venire, tra le dimensioni e forme della vita, del fuori e del dentro.

Le capacità immaginative innate in ognuno di noi sono guidate , nel “percepire “il sentiero sotto i propri passi …quasi come una cerniera “ tra il Bosco Alto e Basso”  percependo che tutto è connesso, predisponendo così ad onorare con più profondità quello che gli antichi romani chiamavano “ lo spirito del luogo “ il  Genius Loci a cui chiedere/affermare ancor prima del cammino :

  • il permesso di entrare
  • di non avere cattive intenzioni
  • protezione sui propri passi.

La connessione si amplifica, regalando respiri profondi e di abbandono quando ci si apre all’esperienza del trovare o di farsi trovare “ da un fratello albero “. La  connessione diventa ancora più intima e autentica, tra sotto e sopra tra l’alto e il basso; diventa IO-TU.

Ogni Albero è l’albero del mondo, ogni albero è  L’ALBERO DELLA VITA .

Ascoltando la Voce del Bosco/ della Natura ci si regala una visione più ampia di se stessi della vita e delle relazioni con il mondo, non più come se fossero due cose separate e indipendenti tra di loro ; ma riconoscendosi parte della Vita e del nostro meraviglioso pianeta verde e blu.

Questo è il cuore pulsante dell’Ecopsicologia che si “dà voce “ nella sua parte applicata come Eco•tuning.

Buon Cammino!

Claudia Politi • Ecotuner diplomata c/o IES Scuola di Ecopsicologia •Ecopsichè

La Via del Suono

“Siamo sulla stessa lunghezza d’onda”“vivere in armonia”“è( o non è )  nelle mie corde”; è come se le regole del suono / della musica fossero le stesse che governano la nostra vita interiore ed il rapporto con gli altri.

Tutto in effetti può descriversi come frequenza: dalla luce al suono, dalle radiazioni cosmiche a quelle nucleari tutto può essere descritto in termini di lunghezza d’onda e frequenza. Il fatto che li percepiamo come entità diverse dipende semplicemente dal sensore con cui lo captiamo.

L’influenza del suono sulle emozioni e la loro la forza terapeutica e spirituale erano fenomeni conosciuti ai praticanti di tutte le antiche civiltà, come se fosse esistito un ceppo di origine comune a questa conoscenza.

Nel Nada Yoga (Yoga del Suono) ci viene tramandata la scienza del suono utilizzato come via di elevazione spirituale. Il suono dei suoni OM (AUM) è detto anche Nada Brahma, cioè “Suono Creatore”. Questa sillaba è un potente mantra e rappresenta anche foneticamente le tre forze che regolano l’Universo: creazione-preservazione-distruzione.

Gi antichi Greci veneravano Apollo, il Dio della musica e dell'arte, ma anche della guarigione!

Pitagora e i suoi seguaci rappresentavano i corpi celesti reciprocamente separati da intervalli corrispondenti alle lunghezze armoniche delle corde. Ritenevano che il movimento dei pianeti, nelle loro rotazioni nello spazio, producessero un suono. Pitagora …non si sbagliava: la nostra Terra vibra con una frequenza  fondamentale di 8Hz che noi non udiamo. L'orecchio umano può udire i suoni nell'intervallo dai 20 Hz ai 20 kHz.

Nelle culture dell’antichità musica e medicina erano una cosa sola e il sacerdote medico conosceva il potere del suono per procurare benessere e per ricostruire l’armonia perduta.

Oggi la teoria delle stringhe e superstringhe  dice che la materia a livello infinitesimale è rappresentata da corde in vibrazione. Tutto vibra.

Stiamo assistendo sempre più a un riavvicinamento tra la "musica e la scienza"; esiste oggi un filone di ricerca nel quale gli scienziati cercano, con metodo scientifico, di capire il nesso profondo tra suono e corpo, anche a livello molecolare, e benessere psicofisico.

Esisite un filone di ricerca nel quale gli scienziati cercano, con metodo scientifico, di capire il nesso profondo tra suono e corpo (anche a livello molecolare) e benessere psicofisico.

E’ davvero importante il lavoro  del Prof.Ventura (INBB di Bologna). In sintesi si è scoperto che le nostre cellule sono in grado di produrre vibrazioni acustiche che forniscono una valutazione delle proprietà funzionali della cellula.

“Gli studi in corso stanno puntando alla realizzazione di una nuova forma di medicina di precisione utilizzando energie fisiche (campi magnetici pulsati a frequenza estremamente bassa), radiofrequenze (radioelectric conveyed fields) e le energie vibrazionali (nanomeccaniche) avendo capito che sono capaci di orchestrare l'orientamento e il differenziamento terminale delle cellule staminali, aumentando la pluripotenzialità cellulare, senza l'intervento di agenti chimici o  il trasferimento genico mediante vettori virali. “( fonte https://www.unibo.it/sitoweb/carlo.ventura/cv )

 

“La mia Anima è una misteriosa orchestra; non so quali strumenti suoni e strida dentro di me; corde e arpe, timpani e tamburi. Mi conosco come una sinfonia”. Fernando Pessoa

 

Claudia Politi • Operatrice Registrata Suono Armonico

https://www.suonoarmonico.it/il-massaggio-sonoro-armonico/gli-operatori/emilia-romagna/


La via del Sorriso Yoga della Risata

Il sorriso è un segnale comunicativo tipicamente umano interpretato universalmente come un’offerta di amicizia, è a carattere anti-aggressivo, anti-gerarchico e coesivo. Il sorriso avvicina le persone.

" Ridere fa buon sangue " dice un vecchio proverbio, ridere fa bene al Cuore!

“La risata è un tesoro, un potente rimedio in grado di creare un’ondata di reazioni che promuovono il nostro benessere, sia fisico che psicologico” dice Silvia Gangemi, psicologa, psicoterapeuta.

Ma cosa vuol dire ,come insegna lo Yoga della Risata, “ridere come esercizio”;  “fake it till you make it “ fingi ...finchè non diventa una risata vera bella risata ”? Vuol dire favorire il contatto emotivo e sensoriale con noi stessi e con ciò che ci circonda.

Vuol dire, coltivare la giocosità, scegliere di “ridere  “ come forma di esercizio "senza motivo" senza dover ricorrere alla comicità per arrivare ad una risata vera , non significa non vivere la tristezza o esorcizzare la sofferenza, significa spostare il punto di vista …arricchirsi di un nuovo sguardo interiore.

Respirare, ridere , meditare ridendo, rilassarsi ,secondo lo YDR ci aiuta ad accrescere la capacità di uscire dagli schemi, dalle etichette, dalle abitudini, recuperare la capacità di percepire gli aspetti piacevoli della vita.

In questa pratica Mente - Corpo che unisce semplici esercizi respiratori dello Yoga (Pranayama) ad esercizi giocosi che stimolano la risata , si ride “ concentrandosi” ; ridere diventa una cosa “più seria” , ridere diventa  “respirare e meditare”.

La risata incondizionata non è mai deridere l’altro, ma ridere insieme all’altro, a livello di cuore, si ride insieme per scelta , per creare ponti, per creare pace.

Ridere è  inspirare ed espirare, è flusso, è unione è Yoga !

Così inizia a ridere anche tu ..il resto verrà da sé. Ridere è contagioso, apre il cuore ed è anche gratis !

 

Claudia Politi • Teacher Yoga della Risata